Ciao a tutti… Oggi vi presenterò un libro a dir poco incredibile!
Questo libro parla di tre archeologi di cui i loro nomi sono: Lèonard Mèlisson, Antoine Rèbouvile e Henri Lamorisse. Trent’anni fa nel 1961/1962 cominciarono gli scavi in Egitto per entrare nella sala funeraria dell’architetto Pazer e di impossesarsi della sua tomba, la missione venne chiamata ” Missione Mèlisson”. Durante gli scavi gli archeologi furono abbandonati tutti e tre dai capomastri e dagli operai del cantiere. Con loro era rimasto solo un individuo chiamato Charles Blackstarn, tale personaggio assomigliava vagamente al signor Mèlisson. Nella mattina del 1962 , riuscirono ad entrare nella sala funeraria di Pazer, avevano notato che c’era un forte odore, era un misto di menta, incenso e olio di cedro. Mèlisson entrato lui e i suoi colleghi, li aveva avvertiti di uscire perchè vedeva la camera friabile , ma i colleghi non li diedero retta. Una mattina Mèlisson e i suoi colleghi rientrarono nella camera funeraria, dopo un pò di tempo, il soffitto non reggeva più, un mattone si staccò dall’alto per colpire Mèlisson alla spalla destra, facendoli perdere l’equilibrio. Cadde a terra. Blackstarn gridò ai colleghi di tagliare la corda. Nel panico generale degli archeologi, pensarono solo a fuggire. Mèlisson gridò aiuto per tre 3 volte e l’ultima frase che disse è stata. << Ritornerò un giorno per uccidervi! Lo giuro su Thot, Sekhment e ANUBI! Lo giuro!>>. Così Blackstern decise di lasciarsi crescere barba e baffi per prendere l’identita di colui che la loro vigliaccheria aveva ucciso. E da qui inizia il libro. Lèonard Mèlisson ritorna dal passato per ucciderli tutti e 3 mandando un foglio bianco che odorava di menta a Blackstarn, un’altro bianco che odorava di incenso per Antoine Rèbouvile, e un’altra ancora che odorava di olio di cedro per Henri Lamorisse. come la busta profumata mandava con se anche 3 gatti con questi simili odori. Ed è Quentin a risolvere il caso con la sua intelligenza e con suo padre il poliziotto Sèbastian Victor.
Bello sto libro, l’ho prenderò in biblioteca